Nei corsi di formazione, eventi di settore e da agenti di commercio ogni titolare ha sempre sentito parlare che un’ottima comunicazione in farmacia porta ottimi risultati, in termini economici e di diffusione del brand aziendale.
Niente di più vero!
Naturalmente prima di pensare a “cosa fare” e “cosa dire”, occorre capire bene quali sono i KPI da migliorare all’interno della propria attività commerciale e quali obiettivi ci si prefigge di raggiungere.
Esistono diversi canali dove far conoscere al pubblico la propria attività e le proprie offerte: dai noti social network (i più quotati sono Facebook e Instagram), ai volantini e opuscoli cartacei, contenuti digitali da mostrare in farmacia sui monitor, messaggi sulla croce esterna, campagne pubblicitarie cartacee e digitali e molto altro ancora.
Come gestire contenuti e canali di sponsorizzazione
Esistono diversi tool o programmi offline in grado di permetterci tutto questo.
Ma partiamo dal Piano editoriale, ovvero il planning dove annotiamo contenuti, canali e date in cui una determinata notizia dovrà essere comunicata al nostro pubblico di riferimento.
Per redigere correttamente un piano editoriale occorre:
- appuntare i messaggi che si vogliono trasmettere al nostro target;
- capire quali canali sono più adatti e idonei alla veicolazione della campagna in oggetto;
- creare un messaggio testuale, corredato da eventuali immagini o video.
Regola semplice: La campagna che si sta creando deve essere di assoluto impatto e deve avere una “call to action”. Si tratta di un pulsante, una frase o un collegamento che rimanda alla conversione da noi desiderata, ad esempio all’acquisto, alla richiesta di informazioni o all’entrata del cliente in farmacia. Ecco che abbiamo generato un acquisto o un lead (cliente interessato ai nostri prodotti/servizi).
Non è finita qui: monitoriamo la campagna!
Dopo aver attivato la nostra campagna digitale o cartacea, occorre monitorarla per valutarne l’efficacia. Così facendo, si riuscirà a capire se la campagna realizzata risulta essere ben strutturata e ad avere percezione del feedback dei clienti.
Nel caso in cui le performance siano buone, si manterrà la campagna attiva fino alla sua naturale e programmata scadenza, che potrà anche essere prorogata qualora ritenuto opportuno. Se invece ci si accorge in tempo che alcuni punti devono essere migliorati, è bene effettuare sin da subito una modifica.
In ultima analisi, qualora non si siano riscontrati dei risultati soddisfacenti, sarà meglio chiudere la campagna e, soprattutto, cercare di capire bene i motivi del fallimento. Una sconfitta non è mai fine a se stessa, ma serve per essere più performanti in futuro!
Esistono quindi campagne realizzabili “a costo zero”, con gestione interna alla farmacia (realizzabili con importi di spesa contenuti) e strategie pubblicitarie che richiedono investimenti importanti, anche con l’aiuto ed il supporto di agenzie o professionisti esterni.
Piano editoriale o piano commerciale?
In sintesi è bene ricordare sempre che ogni campagna deve sempre portare risultati in termini economici o di diffusione del brand. Il profitto o il nostro obiettivo, che sia un acquisto o un’acquisizione di un nuovo contatto, devono colmare e giustificare l’importo e la fatica spesa per mettere in atto una determinata strategia pubblicitaria.
A tutti i titolari consiglio di puntare molto sull’advertising, ovvero alla pubblicità che, se ben strutturate, portano ottimi risultati per la propria attività. Il piano editoriale spontaneamente diventerà, con il passare del tempo, il nostro piano commerciale, in quanto avremo spontaneamente appuntato tutte le azioni commerciali che vogliamo perseguire.
Ecco dove il titolare può avere un resoconto completo delle attività che si desiderano svolgere per raggiungere specifici obiettivi. Ma il piano editoriale non è una mappa del tesoro segreta: occorre infatti condividerla con tutti i propri collaboratori, in quanto sono soprattutto loro che, avendo contatto diretto con i clienti, sapranno aggiungere alla nostra attività quel valore aggiunto che renda una campagna funzionale e funzionante.
Il banco all’interno della farmacia, d’altronde, è il principale canale pubblicitario: le nostre azioni sono la migliore pubblicità per noi stessi.
I collaboratori devono essere sempre informati di come performano le nostre attività e di quali sono i punti da migliorare, in modo che possano aiutarci a raggiungere prima e in modo migliore i nostri obiettivi.